Voglio vedere quante vite riesco a vivere e quante storie riesco a raccontare.

"Sono stata molte cose nella mia vita e altrettante vie ho di fronte a me, montagne russe e mari piatti, notti stellate dal profumo d’erba, giornate di raggi bollenti, lacrime spezzate, sorrisi incontenibili. Quante cose può contenere un cuore. La scrittura mi ha permesso di vivere tutto ciò, è stata mia fedele compagna di viaggio e memoria storica per chi, come me, una memoria non ce l’ha. Scrivo da quando ho 18 anni, da allora non mi sono mai fermata."

Giornalista pura, scrittrice impulsiva, lettrice curiosa, autrice impetuosa.

Arianna Giannini Tomà è nata alla fine degli anni Ottanta in Val d’Ossola, all’estremo Nord del Piemonte. A 18 anni inizia a scrivere per il settimanale locale Eco Risveglio e continua a collaborarci freelance per circa dieci anni, ottenendo il tesserino da pubblicista presso l’ODG Piemonte (dal 2014).


Si laurea presso l’Università degli Studi di Milano per poi spostarsi nella capitale per seguire un Master in Giornalismo d’Inchiesta. Dopo alcune collaborazioni e anni di gavetta, approda alla redazione di Giovanni Minoli per il programma di La7 Faccia a Faccia.

Tornata in Piemonte nel 2018, gestisce il B&B di famiglia e approfondisce gli studi: si forma seguendo corsi di scrittura creativa e di editoria presso la scuola Belleville di Milano, un corso in scrittura documentaristica presso la Scuola Holden di Torino e un corso di podcasting con La Content. Inizia un percorso di condivisione e formazione esterna: tiene corsi di scrittura per adulti e per gli studenti dell’istituto superiore di Enaip Domodossola, coi quali ha condiviso un percorso alla scoperta del mondo della scrittura sotto diverse forme: un corso di scrittura creativa, uno documentaristico con un progetto interattivo e compartecipato tra studenti e altri enti, tra cui la Regione Piemonte, e un percorso volto alla creazione di un podcast dove gli studenti sono autori e protagonisti.


Nel 2022 pubblica il suo primo romanzo edito da bookabook “Ciao, io esco”.

A febbraio 2023 presenta al pubblico il suo primo documentario storico “Gente di contrabbando” che narra le radici del contrabbando nell’arco alpino ossolano, dagli arbori alle ceneri; il documentario ha ottenuto una menzione speciale al Festival Malescorto (VB) e una al Film Festival di Sestiere. A novembre dello stesso anno presenta il suo secondo documentario “8.11.43 La Scintilla” che vuole riportare alla memoria l’insurrezione popolare della cittadina di Villadossola, in Val d’Ossola, una delle prime rivolte popolari contro gli “oppressori” e scintilla del movimento resistenziale. Tale documentario è stato successivamente proiettato nella Sala Feste di Palazzo Madama a Torino all’interno del ciclo delle celebrazioni del 25 Aprile 2024. A ottobre 2024 presenta il suo terzo documentario “La grande estate partigiana”, volto all’attualizzazione del termine “Resistenza”, coinvolgendo i maggiori storici viventi del tema, Santo Peli, Mirco Carrattieri, Chiara Colombini.

Nella sua provincia è nota per le varie interviste a scrittori e personaggi di rilievo, collaborando con diverse associazioni del territorio: presentazioni di libri, conferenze, masterclass e interviste.


A novembre 2024 esce il suo secondo romanzo “Mania” edito da Round Robin Editrice (Roma). Nel 2025 esce il suo primo podcast “Operazione Betulla” che racconta il processo di insediamento della ‘ndrangheta in Ossola degli anni Ottanta e Novanta.


Dal 2021 è presidente dell’associazione turistica di volontariato Pro Loco di Masera, paese in cui abita, e presidente del Comitato Festa dell’Uva, festival storico che punta a tenere vive le tradizioni del paese e del territorio; con queste associazioni organizza eventi per raccogliere fondi per sostenere le realtà del paese.

Da sempre attenta sostenitrice e promotrice di iniziative per il sociale e culturali, a giugno 2024 entra nella lista comunale del suo paese come consigliere con delega alla cultura, turismo e rapporti con la stampa.

Hai una proposta per me, o un progetto a cui ti piacerebbe lavorare insieme?

Perdersi per ritrovarsi.

C’è stato un momento in cui mi sono persa.
Ho perso tutto quello che avevo attaccato alla schiena
i vecchi paradigmi, forme, maschere, vergogna, senso di colpa, costumi
e le regole.

Ho perso ore e orologio, calendario e aspettative, le speranze e le certezze.
Ho perso tutto ciò che era, tutte le inutili attese,
tutto quello che avevo cercato, tutto quello per cui avevo camminato
e tutto ciò che è avevo lasciato sul ciglio della strada.

E così, nel perdere tutto
ho anche perso la paura
la paura di infrangere le regole e le autocritiche feroci
la paura della morte e la paura della vita
la paura di perdersi e la paura di perdere

E completamente nuda, priva della vecchia pelle
ho trovato un cuore che vibra dentro ogni poro del mio essere
un profondo tamburo fatto di argilla stelle e radici
il suo eco dentro di me è la voce della Vecchia Donna

Fu allora che ricordai
battito dopo battito
che ero viva
eternamente viva
che ero libera
coraggiosamente libera.


Hermana Águila

© Arianna Giannini Tomà

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